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Lettera di UNIONMACERI ai recuperatori in vista dell’Assemblea COMIECO del 23 aprile p.v..
Unionmaceri, aderente a FISE UNIRE – Confindustria, rappresenta a livello nazionale le imprese di recupero e valorizzazione del macero, ed è tra le Associazioni che tramite i propri Soci hanno dato vita al COMIECO, ancor prima dell’emanazione del D.Lgs. n. 22/97 (“Decreto Ronchi”), credendo fermamente nella possibilità di avviare un sistema di tutela ambientale “tramite il mercato”, partendo dal presupposto e reclamando la legittimazione e la partecipazione attiva di tutti i soggetti della filiera, ad iniziare dalle imprese che si occupano del recupero del macero.
In tale prospettiva, Unionmaceri ha sottoscritto i diversi Accordi nazionali con COMIECO per la valorizzazione dei rifiuti cellulosici in piattaforma, partecipando con propri esperti ai Tavoli tecnici per l’applicazione degli stessi Accordi e per regolare gli aspetti operativi del sistema di recupero e riciclo.
A seguito dell’entrata in vigore del c.d. “Decreto correttivo”, che ha introdotto all’art. 223, comma 2 del D.Lgs. 152/06 la previsione relativa alla partecipazione dei riciclatori e recuperatori nei Consorzi imballaggi, nel 2008 Unionmaceri ha poi proposto la propria candidatura a COMIECO come componente del Consiglio di Amministrazione in rappresentanza dei recuperatori/riciclatori del macero; lettera alla quale hanno fatto seguito diversi solleciti a voler considerare la rappresentanza dei recuperatori (ed in particolare quella di Unionmaceri) nella composizione degli Organi statutari del Consorzio.
La risposta data da COMIECO è stata quella di non ritenersi (in qualità di filiera “chiusa”) tra i Consorzi interessati a modificare l’attuale rappresentanza; anche il CONAI, ugualmente interpellato da Unionmaceri sul punto, ha considerato come “possibile e non obbligatoria” la partecipazione dei recuperatori e riciclatori “e, comunque, previo accordo con gli altri consorziati”.
Oltre alla questione della rappresentatività dei recuperatori all’interno di COMIECO, Unionmaceri ha concentrato per quanto di competenza il proprio campo di attenzione anche sull’operato del Consorzio letto in un’ottica concorrenziale, da ultimo con la partecipazione al procedimento avviato nel 2010 dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e poi, nel luglio 2011, andando ad instaurare avanti al Tar Lazio, insieme ad alcuni suoi Soci, causa giudiziale nei confronti del COMIECO e della stessa Autorità Garante.
In questo quadro il Tribunale di Milano, a fronte di causa intentata da Vetrarco (consorziato COMIECO) con Ordinanza del 9 febbraio 2012 ha come è noto sospeso il Consiglio di Amministrazione COMIECO per mancata applicazione del richiamato art. 223 nella parte in cui prevede per l’appunto la presenza dei rappresentanti dei recuperatori e dei riciclatori (non produttori) in detto organo. A seguito di tale pronuncia il Collegio dei Revisori Contabili ha convocato per il 23 aprile p.v. l’Assemblea Straordinaria e Ordinaria COMIECO, al fine di esaminare le modifiche da apportare allo Statuto ed al Regolamento consortili che il Collegio ritiene necessarie. Per il giorno 25 maggio p.v. è stata inoltre convocata l’Assemblea Ordinaria COMIECO anche per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Tutto ciò ricordato, Unionmaceri vede con favore l’apertura alla rappresentatività dei recuperatori all’interno di COMIECO, pervenuta d’imperio dal Tribunale di Milano, ferma la rilevanza della contestazioni di più ampia portata sulla legittimazione del Consorzio ad essere doppio referente nel mercato della carta da macero (mercato amministrato del 70-60% più gestione aste), in spregio alle regole della concorrenza.
Nel contempo Uniomaceri anche con la presente lettera manifesta il proprio dissenso a come il Collegio dei Revisori COMIECO intenderebbe ora risolvere la problematica del deficit di rappresentatività.
Il Collegio dei Revisori Contabili non ha coinvolto l’Associazione in un percorso partecipato, malgrado il Tribunale, con Ordinanza del 3 aprile u.s. a fronte di ricorso ex art. 669-duodecies da parte dello stesso, abbia ribadito la diretta ed immediata applicabilità dell’art. 223 TUA e quindi dell’obbligatoria rappresentanza dei riciclatori e dei recuperatori nel CdA COMIECO: inoltre le modifiche allo Statuto e al Regolamento proposte dal Collegio, all’esame dell’Assemblea del 23 aprile p.v., appaiono fondate su interpretazioni della normativa di settore e della ratio sottesa assolutamente non condivisibili.
Delle modifiche al momento proposte allo Statuto ed al Regolamento, si segnala:
- l’emersione ingiustificata di nuove categorie di consorziati non previste dalla normativa di settore, con attribuzione di quote di partecipazione al Consorzio all’evidenza sperequate e non rispettose dello spirito dell’art. 223 D.Lgs. n. 152/06. In concreto, pare operare una doppia partecipazione e rappresentanza delle cartiere al Consorzio, potendosi esse inserire tanto sotto la categoria dei produttori quanto sotto quella dei riciclatori. In base a tale meccanismo, la maggioranza relativa delle quote di partecipazione al Consorzio è da ipotizzarsi in capo alla cartiere (37,5% categoria dei “Produttori” + 5% categoria dei “Riciclatori” = 42,5%);
- la “stabilizzazione” dei membri del Consiglio di Amministrazione in numero di 15, quando l’art. 223 D.Lgs. n. 152/06 nulla dice al riguardo, tant’è che l’attuale Statuto prevede prudenzialmente che il numero dei componenti dell’organo gestionale sia rimesso all’Assemblea (da un minimo di 12 a un massimo di 18). Oltre a diminuire il numero dei rappresentati, si prevede tra l’altro che il numero dei componenti di espressione della categoria delle cartiere (all’uopo qualificate, come si detto, in due distinte categorie: “produttori” e “riciclatori”) sia uguale a 6, quello della categoriadegli utilizzatori sia pari a 1 e quello della categoria dei recuperatori/riciclatori (non produttori) sia pari a 2. L’effetto finale pare quello di “annacquamento” della logica di pari rappresentanza tra produttori di materie prime e coloro che sono effettivamente da considerarsi recuperatori e riciclatori, ciò in contrasto con la ratio della normativa di settore, che è invece quella di equiparare, e contemperare, gli interessi propri delle diverse categorie dal momento che, come ribadito dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, nella sua Indagine conoscitiva del 2008 sul settore degli imballaggi: “una migliore rappresentazione di interessi contrastanti (in specie, quelli dei recuperatori/riciclatori) nell’ambito delle strutture direttive consortili può costituire una soluzione incentivante modalità organizzative più efficienti, eque e al contempo espressione di dinamiche genuinamente concorrenziali”.
- Altri profili che destano preoccupazione e perplessità sono se non altro il fatto che si prospetti che la Presidenza e la Vicepresidenza del Consiglio di Amministrazione siano affidate a rotazione solo alle categorie dei “produttori” (le cartiere) e dei “trasformatori” (gli scatolifici), nonché il fatto che non si consideri ai fini del calcolo del numero delle elezioni, l’incarico consiliare che abbia avuto durata inferiore a dodici mesi.
Per tutti questi motivi, Unionmaceri ritiene che le proposte di modifica non rispondano alla ratio della normativa di settore e a quanto l’Associazione come portatrice di interessi di categoria ha in questi anni fatto valere.
Unionmaceri invita dunque a manifestare il proprio dissenso al riguardo nella prossima Assemblea COMIECO, votando contro le suddette proposte di modifica allo Statuto ed al Regolamento.
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